Paolo Giugliano e Alfonso Marino - 17-09-2012
Le condizioni storiche e ambientali di molte aree del Meridione evidenziano difficoltà e problematiche non risolte. L'evasione scolastica con il suo collegamento al lavoro illegale e alla manovalanza per la camorra, rappresenta un disagio evidente e diffuso. Un problema che deve veder impegnate in prima istanza le istituzioni pubbliche, le imprese, le parrocchie. Una prima possibile iniziativa è conoscere il fenomeno. La rilevazione non basta, ma è un primo passo. Il problema di fondo è che "il banco" per molti ragazzi è una sofferenza, dunque la scuola è lontana, altrove. Il problema sono i programmi, i contenuti, ma anche le modalità ed il luogo in cui la lezione si svolge. È necessaria una riflessione profonda. Nella stessa città, il programma di studi dovrebbe essere adattato alla diversa realtà di provenienza che i ragazzi rappresentano: far comunicare le differenze, facile a dirsi, facili a farsi, ma questa è la sfida.